Il canarino di razza spagnola
IL CANARINO DI RAZZA SPAGNOLA.
Il canarino di razza spagnola è stato riconosciuto nel 1976. Si presume che sia il frutto del meticciamento tra il canarino selvatico e il verzellino.
E' un canarino dalla taglia minuta, rustico, vivace e prolifico e si deve la sua divulgazione al C.I.R.S. (Club Italiano di Razza Spagnola). Il canarino di razza spagnola incluso nelle razze di forma e posizione liscia deve le sue caratteristiche in particolar modo alla taglia minuta che deve tra gli undici e i dodici centimetri e si deve considerare nella lunghezza complessiva del soggetto. Personalmente stabilisco la lunghezza dei soggetti in mio possesso avvalendomi di un metro a stecca allungato su un piano orizzontale ove stendo il canarino che misuro dalla punta del becco all'estremità delle timoniere facendo attenzione che il dorso e la nuca poggino sula superficie del metro. Con detto sistema è inevitabile lo scarto dei soggetti che non rispondono alla lunghezza tra gli undici e dodici centimetri ma è anche vero che consente di selezionare i soggetti giusti da impegnare nella stagione cove. Lo standard della razza spagnola si distingue in dieci voci e tra queste le più importanti sono la taglia e il corpo che assicurano ben venticinque punti ciascuno. Per potere aspirare ai venticinque punti previsti per il corpo è necessario che quest'ultimo si presenti di forma cilindrica con forme tondeggianti e con dorso e petto stretto. Per intenderci ci deve dare l'impressione di trovarci davanti ad un piccolo tubicino cilindrico. Si devono scartare senza remore i soggetti che presentano un dorso ampio e petto a lama. Quindi ottenendo soggetti con le citate caratteristiche si può dire che siamo a metà dell' opera della scala valori. Le altre caratteristiche della razza sono:
la testa: che deve essere piccola a forma di nocciola e non troppo grossa, sproporzionata rispetto al corpo e stretta. Il becco deve essere piccolo e non grosso. Nel caso di canarini in possesso di becco grosso questi devono essere scartati in quanto il difetto è difficile da eliminare;
collo: deve essere fino e staccato dal corpo tanto da sembrare che il canarino si allunghi in avanti. Non deve assolutamente presentarsi senza stacco al punto da sembrare che la testa sia appoggiata sulle spalle;
ali: devono presentarsi proporzionate, aderenti al corpo e con terminale a punta sul codione. Difetto da evitare sono le ali cadenti e/o incrociate;
coda: non deve essere lunga, chiusa e con finale a V. E' da considerarsi difettosa una coda lunga e aperta;
zampe: si devono presentare piccole, la tibia deve essere quasi invisibile con tarso corto e con dita piccole. In questa sezione il difetto più ricorrente sono zampe lunghe, con tibia scoperta tanto da dare l'impressione avere dei trampolieri. A mio avviso un buon sistema che aiuta a a riconoscere se il nostro soggetto sia in possesso delle caratteristiche citate è quello di osservare il canarino dall'alto e di profilo. Questo sistema fa risaltare le caratteristiche del soggetto nella sua esteriorità evidenziando le forme ed eventuali difetti tra cui le spalle larghe e il petto a lama.
Da non trascurare è il piumaggio che non deve presentare scollamenti ma deve essere aderente, corto, luminoso, sottile e non ultimo per importanza bensì per cronologia deve coprire ogni parte del corpo e della testa. Infine il canarino di razza spagnola si deve presentare agile, vivace e non spaventato o peggio selvatico.
A mio avviso è bene acquistare i riproduttori in ottobre o novembre così da abituarli all'ambiente nonchè alla nostra presenza e alimentazione. E' bene collocare le femmine da sole nelle gabbie da cova già da fine febbraio e quando quest'ultime appariranno pronte si provvederà ad introdurre nella gabbia il maschio. Già alla deposizione si possono trarre le prime valutazioni e secondo il mio modesto parere le uova piccole danno soggetti piccoli e viceversa. I pulli normalmente lasciano il nido a circa 18/20 giorni rendendosi indipendenti a circa 25 gg.
Il sessaggio dei giovani nati è impresa ardua, di solito le femmine verdi e ardesia presentano una maggiore quantità di feomelanina sul dorso mentre i gialli sul dorso hanno un lipocromo più sbiadito.
Ciò posto non è da escludere l'accoppiamento tra due soggetti intensi ma è bene prestare attenzione che entrambi non presentino un piumaggio troppo tirato con zone scoperte. L'accoppiamento fra intensi favorisce la riduzione della taglia e il corpo cilindrico richiesto dallo standard.
Si possono accoppiare due soggetti intensi sincerandosi che uno dei due presenti un piumaggio più lungo rispetto all'altro e/o accoppiare un soggetto dal piumaggio tirato (doppio intenso) a un brinato.
Fortunato Sergi
